Filariosi del cane

La dirofilariosi è una malattia d'interesse veterinario provocata da alcune specie di nematodi (piccoli animali dall'aspetto vermiforme) del genere Dirofilaria (in Italia Dirofilaria immitis e, meno pericolosa, D. repens).

Colpisce principalmente canidi e felidi, compresi quelli domestici, e il furetto.

I vettori di questa malattia sono le zanzare, che trasferiscono le forme larvali (microfilarie) da un animale malato ad uno sano. Le microfilarie, di per sé non sono pericolose, ma quando crescono e compaiono le filarie adulte, di dimensioni ben maggiori, nel caso di D. immitis queste possono ostruire le arterie polmonari, la vena cava inferiore o le cavità cardiache (filariosi cardio-polmonare), mentre nel caso di D. repens si fermano a livello cutaneo (filariosi sottocutanea).

ciclo filariosi cane

Nel caso della ben più grave filariosi cardio-polmonare del cane, l'animale inizia a presentare evidenti segni di stanchezza, dimagrimento, tosse, edema polmonare e insufficienza cardiaca. Inoltre, le sostanze prodotte dalle filarie possono svolgere azioni irritanti e tossiche per l'organismo.
Molto spesso l'animale colpito muore, in quanto il trattamento delle filarie adulte è complesso e talvolta esso stesso fatale.

Esistono però buoni metodi preventivi. Innanzitutto è consigliabile svolgere dei controlli annuali, basati sul semplice esame di uno striscio di sangue per evidenziare l'eventuale presenza di microfilarie. Queste possono essere efficacemente contrastate con farmaci che ne impediscono lo sviluppo.

Nelle zone endemiche o dove vi siano molte zanzare, è utile sottoporre l'animale a profilassi, indipendentemente dal test, per tutto il periodo di presenza del vettore (da aprile-maggio fino a settembre-ottobre).

Nei gatti le filarie hanno un tempo di maturazione più lungo, un minor numero di larve che raggiunge la maturità sessuale e una vita media più breve (massimo 30 mesi). Tutto ciò porta in genere a una remissione spontanea della malattia anche se, quando un parassita adulto va a finire nel cuore, può risultare fatale a causa della comparsa di tromboembolie o insufficienza respiratoria grave. Ai sintomi di tipo respiratorio si possono affiancare vomito, anoressia, letargia, tachicardia. Per questa ragione, anche per i gatti sono stati registrati prodotti per prevenire l'infestazione.

L’uomo è infestato solo casualmente dalle dirofilarie e senza alcun reale danno.

Nelle regioni tropicali sono, invece, presenti filarie in grado di infestare l'uomo e provocare anche gravi malattie che possono essere suddivise in tre categorie:

  • filariosi linfatiche, causate da 3 specie di filaria (Wuchereria bancrofti, Brugia malayi e Brugia timori) che possono invadere il sistema linfatico, compresi i linfonodi e dare forme croniche molto gravi (elefantiasi);
  • filariosi sub-cutanee, provocate da altre 3 specie di filaria (Loa loa, Mansonella streptocerca e Onchocerca volvulus) che vanno ad insediarsi nei tessuti grassi sottocutanei dove provocano gravi reazioni allergiche che, quando colpiscono l'occhio (O. volvulus) possono portare alla cecità;
  • filariosi delle cavità sierose, determinate da altre 2 specie di filaria (Mansonella perstans e M. ozzardi) che occupano le cavità sierose dell'addome.

Non tutte le filarie sono però veicolate da zanzare (ad esempio i vettori di O. volvulus sono dei simulidi).


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Pagina aggiornata a febbraio 2024. Link verificati il 26 febbraio 2024.