Trappole attrattive innescate ad anidride carbonica e altri cairomoni
Poiché l'anidride carbonica non è molto attrattiva nei confronti delle zanzare appartenenti al genere Aedes, sottogenere Stegomyia, tra cui molte delle specie invasive di origine tropicale, per poter catturare queste ultime vengono utilizzate speciali trappole innescate con sostanze per loro più allettanti. Accoppiando queste sostanze, dette cairomoni (sostanze chimiche volatili prodotte da un organismo che risultano gradite ad altre specie), a una fonte di anidride carbonica, si ottiene una trappola in grado di attrarre e catturare tutte le zanzare d'interesse per la sorveglianza.
Questo sistema viene ovviamente applicato laddove vi sia interesse a catturare anche le zanzare del sottogenere Stegomyia. Ad esempio vengono piazzate nei pressi dei reparti di malattie infettive degli ospedali per catturare, determinare e analizzare eventuali vettori di malattie, ma anche nei possibili punti d'ingresso di nuove specie invasive, come porti commerciali (non in Piemonte), aeroporti (Caselle e Levaldigi), interporti di scambio merci ecc.
Anche le zanzare catturate da una decina di queste trappole sono sottoposte ad analisi virologica secondo un calendario quindicinale.
Qui puoi trovare il bollettino aggiornato dei pool di zanzare sottoposti ad analisi virologiche.
Pagina aggiornata a marzo 2024