Campionamento su focolaio
Per definire se una raccolta d'acqua è un reale focolaio di sviluppo per le zanzare è necessario prelevare dei campioni di larve, pupe o uova galleggianti. Per focolai facilmente ispezionabili e raggiungibili è possibile aspirare le larve con una pipetta direttamente dall'acqua.
Quando il focolaio è difficilmente raggiungibile, le larve possono essere raccolte con un retino fine e opportunamente immanicato che poi va risciacquato in una vaschetta. In altri casi, è più idoneo utilizzare un "campionatore", ossia una sorta di bicchiere, bianco internamente e montato in cima a un manico, fisso o telescopico. In questo caso, una volta raccolto il campione d'acqua, lo si osserverà alla ricerca di larve. A seconda delle abitudini delle larve, del tipo e delle dimensioni del focolaio esistono tecniche diverse d'immersione del campionatore e di prelievo dei campioni.
Quando si predispone un piano di lotta alle zanzare è necessario sapere quali sono i focolai larvali presenti su di un determinato territorio. Il rilevamento completo dei focolai di un'area viene chiamata "mappatura", terminata la quale, oltre al rilievo cartografico, si ottengono tutte le informazioni necessarie alle operazioni di lotta vera e propria: dimensioni dei focolai, specie presenti, qualità e profondità delle acque, accessibilità e percorribilità dei focolai ecc.
I campionamenti su focolaio permettono anche di stabilire se e quando sia il momento migliore per trattare un focolaio (campionamento pre-trattamento) e verificare a posteriori se e quanto l’intervento abbia funzionato (campionamento post-trattamento).
Pagina aggiornata a febbraio 2021