23/02/2024 - Trovata in Puglia una zanzara in grado di trasmettere la malaria che si credeva scomparsa da oltre 50 anni

anopheles sacharovi puglia

Gli entomologi la chiamano Anopheles sacharovi ed è morfologicamente indistinguibile da altre zanzare anofeli presenti in tutta Europa. Forse è per questo che si è "mimetizzata" per così tanto tempo. O forse era davvero scomparsa, grazie alle intense campagne antimalariche che hanno portato l'OMS nel 1970 a dichiarare l'Italia un paese completamente "malaria free".
Tramite apposite indagini genetiche è però possibile identificarla con precisione. È quello che è stato fatto a Lecce, tra il settembre 2022 (quando è stato individuato il primo esemplare) e il settembre successivo (quando si è svolto uno studio approfondito intorno all'area del primo rilevamento) nell'ambito del Progetto di Sorveglianza sull'anofelismo residuo coordinato dal Reparto di Malattie Trasmesse da Vettore dell’Istituto Superiore di Sanità.
L'An. sacharovi va così ad aggiungersi all'An. labranchiae, tuttora diffusa e abbondante in varie parti del centro-sud e alla meno comune An. superpictus, aumentando così il numero di specie malarigene presenti e quindi le possibilità che uno dei plasmodi (i microrganismi che causano le varie forme di malaria) accidentalmente introdotti sia trasmissibile localmente. Alla luce di questa scoperta, i modelli previsionali vanno ripensati e la sorveglianza sull'anofelismo residuo in tutto il Sud Italia ulteriormente rafforzata.

[Immagine: abstract grafico da D.A. Raele, F. Severini, L. Toma et al. Anopheles sacharovi in Italy: first record of the historical malaria vector after over 50 years, 20 February 2024, PREPRINT (Versione 1) disponibile in Research Square]

Pagina aggiornata a febbraio 2024