27/01/2017 - Malattie emergenti trasmesse da vettori: Dengue, Chikungunya, Zika, West Nile - Piemonte, anno 2016

Il Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (SEREMI) ha pubblicato la relazione riassuntiva di quanto accaduto nell'anno appena trascorso in Piemonte.

Durante il 2016, sono stati segnalati: 13 casi di Dengue (tutti importati), 2 casi di Chikungunya (tutti importati) e 15 casi di Zika (14 importati e 1 autoctono a trasmissione sessuale) in persone residenti o domiciliate in Piemonte. Si tratta di casi definiti confermati secondo il criterio indicato nella circolare ministeriale dedicata emanata ogni anno a inizio della stagione estiva.

Per ciò che ha riguardato i casi di Dengue, le misure di controllo, che prevedono il monitoraggio entomologico nelle aree prossime ai luoghi dove il malato in fase viremica ha soggiornato (abitazione/ospedale) e il relativo trattamento di disinfestazione, sono stati effettuati in tutti i casi in cui vi era indicazione. Gli interventi, in 7 casi su 8, sono stati eseguiti entro un giorno dalla segnalazione, in 1 caso entro 3 giorni.

Per ciò che ha riguardato i casi di Chikungunya, non sono stati necessari interventi di monitoraggio e disinfestazione.

Per ciò che ha riguardato i casi di Zika, le misure di controllo, che prevedono il monitoraggio entomologico nelle aree prossime ai luoghi dove il malato in fase viremica ha soggiornato (abitazione/ospedale) e il relativo trattamento di disinfestazione, sono stati effettuati in tutti i casi in cui vi era indicazione. Gli interventi, in 12 casi su 14, sono stati eseguiti entro un giorno dalla segnalazione (in 2 casi entro 2 giorni).

A settembre 2016, è stato segnalato 1 caso autoctono di malattia neuroinvasiva da West Nile virus. Si è trattato di un uomo di 70 anni di età, residente in una zona rurale della provincia di Novara, che non aveva effettuato viaggi nelle tre settimane precedenti l’insorgenza dei sintomi.
Il monitoraggio entomologico e la disinfestazione sono stati effettuati a distanza di 2 giorni dalla segnalazione del caso umano.
Le misure di prevenzione della trasmissione trasfusionale del West Nile virus sono state attivate anche per altre province piemontesi a seguito della segnalazione da parte del IZS PLVA di isolamento di West Nile virus su avifauna e zanzare:
- Vercelli, dal 5 settembre (isolamento di West Nile virus su avifauna);
- Alessandria, dal 15 settembre (isolamento di West Nile virus su zanzare);
- Torino, dal 27 settembre (isolamento di West Nile virus su avifauna).
L’attivazione di tali misure è avvenuta entro massimo 2 giorni per le province di Vercelli, Novara e Alessandria ed entro 3 per la provincia di Torino.

Relazione riassuntiva del SEREMI

doc seremi

22/12/2016 - Zika‬ e ‪Dengue‬: mappe per tracciare la diffusione degli insetti vettori (aggiornamento ad ottobre 2016)

L'ECDC ha recentemente aggiornato le carte con la distribuzione delle zanzare invasive in Europa e nei paesi vicini. La prima novità è rappresentata dall'allargamento dei paesi presi in considerazione. Compaiono infatti, per la prima volta, tutti gli stati che si affacciano sul Mediterraneo, anche se non tutti hanno un sistema di sorveglianza entomologica attivo.

Per quanto riguarda la più famosa zanzara invasiva, Aedes albopictus o zanzara tigre, la situazione in molti paesi è rimasta tale e quale a quella illustrata ad inizio stagione. L'areale di presenza è invece leggermente aumentato in Francia, Italia (è finalmente comparsa la Valle d'Aosta, regione in cui i nostri tecnici avevano rilevato la presenza dell'insetto ormai da alcuni anni e tutte le province della Sicilia risultano ormai infestate), Grecia, Montenegro, Germania, Svizzera, Austria, Rep. Ceca, Paesi Bassi e Belgio. La Bosnia - Erzegovina risulta completamente infestata, probabilmente a causa di una nuova indagine effettuata recentemente su tutto il paese, mentre nella precedente versione della carta lo risultava minimamente. Compaiono per la prima volta come infestate alcune province di Georgia, Turchia, Libano, Israele e Algeria (questi ultimi tre Paesi prima non erano presi in considerazione). Rimangono indenni solo le isole britanniche (anche se sappiamo che quest'estate c'è stata una piccola segnalazione nel sud dell'Inghilterra), i paesi Scandinavi e quelli dell'Europa nord-orientale.

Si amplia, di poco, anche la diffusione della stegomia. Aedes aegypti è infatti stata rinvenuta anche in una provincia nord-orientale della Turchia, al confine con la Georgia, paese in cui era già stata trovata e dove apparentemente il suo areale si è ridotto alla sola costa del Mar Nero. In realtà, questo si deve al fatto che, nella versione precedente della carta di distribuzione europea della specie, la Georgia era indicata come un'unica unità amministrativa, mentre ora è suddivisa in province. Situazione invariata nelle aree infestate della Russia meridionale (oblast di Krasnodar) e a Madeira (appartenente al Portogallo). Compaiono invece nelle zone di nuova introduzione la provincia del Noord-Holland, nei Paesi Bassi (a causa di infestazioni indoor rinvenute in alcune serre) ed il governatorato di Wādī al-Jadīd nel sud dell'Egitto, area in precedenza non considerata dall'indagine. In tutti gli altri paesi, la specie non è segnalata.

Aumenta il suo areale nell'Europa centrale la zanzara "giapponese", Aedes japonicus. Vaste zone dei Paesi Bassi, della Germania, della Svizzera, dell'Austria, del Liechtenstein e della Slovenia e alcune regioni del Belgio meridionale, della Francia orientale, dell'Ungheria occidentale e della Croazia settentrionale risultano ormai infestate. Non compaiono, ancora, le recenti segnalazioni dell'Italia settentrionale.

Leggermente in crescita anche l'areale di distribuzione della zanzara "coreana", Aedes koreicus ora presente in Veneto, Trentino, Lombardia (in Italia manca la recentissima segnalazione ligure), Canton Ticino (Svizzera), Limburgo (Belgio), nel distretto di Schwaben (Germania) e nell'oblast di Krasnodar (Russia).

La zanzara di origine americana Aedes atropalpus è segnalata, come già da alcuni anni, solo per poche zone dei Paesi Bassi (Brabante Settentrionale e Limburgo).

Link: http://ecdc.europa.eu/en/healthtopics/vectors/vector-maps/Pages/VBORNET_maps.aspx

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21/11/2016 - Sorveglianza dei casi umani di West Nile Disease in Italia: rapporto n. 11 del 17 novembre 2016

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In Italia, la sorveglianza epidemiologica dei casi umani di malattia da virus West Nile (Wnv) è regolata da un Piano integrato.

Le attività di sorveglianza umana non sono state modificate rispetto alla scorsa stagione e prevedono che vengano individuati e segnalati casi clinici importati (tutto l’anno) e autoctoni (da giugno a ottobre) di forme cliniche neuroinvasive, nelle aree a dimostrata circolazione di Wnv.

L’Istituto superiore di sanità con il contributo delle Regioni e con il supporto finanziario del Ministero della Salute–Ccm, pubblica i dati del sistema di sorveglianza nell’uomo in un bollettino periodico.

Dall'undicesimo numero emerge che, in Italia, da giugno 2016, sono stati segnalati 71 casi confermati di malattia da West Nile Virus (WNV), dei quali 34 di malattia neuro-invasiva (1 Piemonte, 9 Lombardia, 3 Veneto - uno dei quali importato -, 20 Emilia-Romagna, 1 Sicilia), 22 donatori di sangue (12 Lombardia, 9 Emilia-Romagna, 1 Veneto) e 15 casi di febbre (12 Veneto - 2 dei quali importati - e 3 Emilia-Romagna).

Rispetto al precedente Rapporto è stata segnalata circolazione virale nella sorveglianza veterinaria nella Provincia di Nuoro. L’ultimo caso umano segnalato ha data di insorgenza dei sintomi il 6 ottobre 2016 e 2 casi umani di malattia neuro-invasiva sono stati riportati dalla regione Lombardia (province di Lodi e Milano già interessate da circolazione virale nella sorveglianza veterinaria).

Di seguito è riportata la descrizione delle sole forme neuro-invasive.
Il 71% dei casi è di sesso maschile e età mediana pari a 73 anni (range: 36-87 anni).
La data di insorgenza dei sintomi dei casi è compresa tra l’11 luglio e il 6 ottobre 2016.

I casi confermati di WNND sono stati segnalati dalle Regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Sicilia. Un caso della regione Veneto risulta essere importato.
Nei soggetti di età uguale o superiore ai 65 anni si osserva il maggior numero di casi.

Rispetto al precedente bollettino del 3 Novembre, sono stati segnalati 3 nuovi casi di malattia neuro-invasiva, tutti dalla regione Lombardia (province di Milano e Lodi).

Nell’Unione Europea sono stati riportati 206 casi confermati di malattia da WNV nell’uomo e 263 casi nei Paesi limitrofi (Fonte: ECDC 2016, mappa sulla diffusione della malattia in Europa, ultimo aggiornamento del 10 novembre 2016).

Per approfondire consulta la pagina dedicata ai bollettini e il rapporto n. 11 del 17 novembre 2016.

04/11/2016 - Sorveglianza dei casi umani di West Nile Disease in Italia: rapporto n. 10 del 3 novembre 2016

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In Italia, la sorveglianza epidemiologica dei casi umani di malattia da virus West Nile (Wnv) è regolata da un Piano integrato.

Le attività di sorveglianza umana non sono state modificate rispetto alla scorsa stagione e prevedono che vengano individuati e segnalati casi clinici importati (tutto l’anno) e autoctoni (da giugno a ottobre) di forme cliniche neuroinvasive, nelle aree a dimostrata circolazione di Wnv.

L’Istituto superiore di sanità con il contributo delle Regioni e con il supporto finanziario del Ministero della Salute–Ccm, pubblica i dati del sistema di sorveglianza nell’uomo in un bollettino periodico.

Dal decimo numero emerge che, in Italia, da giugno 2016, sono stati segnalati 65 casi confermati di malattia da West Nile Virus (WNV), 30 dei quali con sintomi neuro-invasivi, 20 donatori di sangue e 15 casi di febbre di cui uno importato.

Rispetto al precedente Rapporto non sono state segnalate nuove Province con circolazione virale nella sorveglianza veterinaria. Ma è stata modificata la classificazione di caso per 2 casi di malattia neuro-invasiva in Lombardia.

Di seguito è riportata la descrizione delle sole forme neuro-invasive.
Il 70% dei casi è di sesso maschile e età mediana pari a 73 anni (range: 36-87 anni). La data di insorgenza dei sintomi dei casi è compresa tra l'11 luglio e il 29 settembre 2016.

I casi confermati di WNND sono stati segnalati dalle Regioni Regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Sicilia.
Nella fascia di età dai 65 anni in su si osserva il maggior numero di casi.

Rispetto al precedente bollettino del 26 ottobre, sono stati riclassificati 2 casi dalla Lombardia che da confermati sono diventati probabili e confermato 1 nuovo caso dalla regione Veneto.

Nell’Unione Europea sono stati riportati 205 casi confermati di malattia da WNV nell’uomo e 261 casi nei Paesi limitrofi (Fonte: ECDC 2016, mappa sulla diffusione della malattia in Europa, ultimo aggiornamento del 31 ottobre 2016).

Per approfondire consulta la pagina dedicata ai bollettini e il rapporto n. 10 del 3 novembre 2016.

28/10/2016 - Sorveglianza dei casi umani di West Nile Disease in Italia: rapporto n. 9 del 26 ottobre 2016

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In Italia, la sorveglianza epidemiologica dei casi umani di malattia da virus West Nile (Wnv) è regolata da un Piano integrato.

Le attività di sorveglianza umana non sono state modificate rispetto alla scorsa stagione e prevedono che vengano individuati e segnalati casi clinici importati (tutto l’anno) e autoctoni (da giugno a ottobre) di forme cliniche neuroinvasive, nelle aree a dimostrata circolazione di Wnv.

L’Istituto superiore di sanità con il contributo delle Regioni e con il supporto finanziario del Ministero della Salute–Ccm, pubblica i dati del sistema di sorveglianza nell’uomo in un bollettino periodico.

Dal nono numero emerge che, in Italia, da giugno 2016, sono stati segnalati 66 casi confermati di malattia da West Nile Virus (WNV), 31 dei quali con sintomi neuro-invasivi, 20 donatori di sangue e 15 casi di febbre di cui uno importato.

Rispetto al precedente Rapporto non sono state segnalate nuove Province con circolazione virale nella sorveglianza veterinaria.

Di seguito è riportata la descrizione delle sole forme neuro-invasive.
Il 71% dei casi è di sesso maschile e età mediana pari a 73 anni (range: 36-87 anni). La data di insorgenza dei sintomi dei casi è compresa tra l'11 luglio e il 27 settembre 2016.
I casi confermati di WNND sono stati segnalati dalle Regioni Regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Sicilia. Nella fascia di età dai 65 anni in su si osserva il maggior numero di casi.
Rispetto al precedente bollettino del 20 ottobre, sono stati confermati 3 nuovi casi.

Nell’Unione Europea sono stati riportati 198 casi confermati di malattia da WNV nell’uomo e 249 casi nei Paesi limitrofi (Fonte: ECDC 2016, mappa sulla diffusione della malattia in Europa, ultimo aggiornamento del 21 ottobre 2016).

Per approfondire consulta la pagina dedicata ai bollettini e il rapporto n. 9 del 26 ottobre 2016.

28/10/2016 - 20° turno di sorveglianza sanitaria

20turno

Il 20° turno di sorveglianza sanitaria ha permesso di raccogliere, in 14 stazioni, ed identificare 54 zanzare appartenenti a 2 specie (Ae. albopictus, Cx. pipiens) che, raggruppate in 8 pool, saranno sottoposte ad indagine virologica.
I territori monitorati questa settimana sono stati quelli dell'Alessandrino meridionale, dell'Astigiano, del Novarese, del Vercellese e di Torino nord.

21/10/2016 - Sorveglianza dei casi umani di West Nile Disease in Italia: rapporto n. 8 del 20 ottobre 2016

boll 8 WNV

In Italia, la sorveglianza epidemiologica dei casi umani di malattia da virus West Nile (Wnv) è regolata da un Piano integrato.

Le attività di sorveglianza umana non sono state modificate rispetto alla scorsa stagione e prevedono che vengano individuati e segnalati casi clinici importati (tutto l’anno) e autoctoni (da giugno a ottobre) di forme cliniche neuroinvasive, nelle aree a dimostrata circolazione di Wnv.

L’Istituto superiore di sanità con il contributo delle Regioni e con il supporto finanziario del Ministero della Salute–Ccm, pubblica i dati del sistema di sorveglianza nell’uomo in un bollettino periodico.

Dall'ottavo numero emerge che, in Italia, da giugno 2016, sono stati segnalati 63 casi confermati di malattia da West Nile Virus (WNV), 28 dei quali con sintomi neuro-invasivi, 20 donatori di sangue e 15 casi di febbre di cui uno importato.

Rispetto al precedente Rapporto sono state segnalate due nuove Province con circolazione virale nella sorveglianza veterinaria (Oristano e Siena).

Di seguito è riportata la descrizione delle sole forme neuro-invasive.
Il 68% dei casi è di sesso maschile e età mediana pari a 74 anni (range: 36-87 anni).
La data di insorgenza dei sintomi dei casi è compresa tra l'11 luglio e il 27 settembre 2016.
I casi confermati di WNND sono stati segnalati dalle Regioni Regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Sicilia.
Nella fascia di età dai 65 anni in su si osserva il maggior numero di casi.
Rispetto al precedente bollettino del 5 ottobre, è stato confermato 1 nuovo caso.

Nell’Unione Europea sono stati riportati 188 casi confermati di malattia da WNV nell’uomo e 230 casi nei Paesi limitrofi (Fonte: ECDC 2016, mappa sulla diffusione della malattia in Europa, ultimo aggiornamento del 7 ottobre 2016).

Per approfondire consulta la pagina dedicata ai bollettini e il rapporto n. 8 del 20 ottobre 2016.

20/10/2016 - 19° turno di sorveglianza sanitaria

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Il 19° turno di sorveglianza sanitaria ha permesso di raccogliere, in 15 stazioni, ed identificare 84 zanzare appartenenti a 2 specie (Ae. albopictus, Cx. pipiens) che, raggruppate in 9 pool, saranno sottoposte ad indagine virologica.
I territori monitorati questa settimana sono stati quelli del Cuneese, dell'Alessandrino settentrionale e di Torino sud.

13/10/2016 - 18° turno di sorveglianza sanitaria

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Il 18° turno di sorveglianza sanitaria ha permesso di raccogliere, in 25 stazioni, ed identificare 64 zanzare appartenenti a 4 specie (Ae. albopictus, Cx. pipiens, Cx. hortensis, Oc. caspius) che, raggruppate in 13 pool, saranno sottoposte ad indagine virologica.
I territori monitorati questa settimana sono stati quelli del Vercellese, del Biellese, del Novarese, dell'Alessandrino meridionale e di Torino nord.

11/10/2016 - Sorveglianza dei casi umani di West Nile Disease in Italia: rapporto n. 7 del 6 ottobre 2016

7 boll WNV

In Italia, la sorveglianza epidemiologica dei casi umani di malattia da virus West Nile (Wnv) è regolata da un Piano integrato.

Le attività di sorveglianza umana non sono state modificate rispetto alla scorsa stagione e prevedono che vengano individuati e segnalati casi clinici importati (tutto l’anno) e autoctoni (da giugno a ottobre) di forme cliniche neuroinvasive, nelle aree a dimostrata circolazione di Wnv.

L’Istituto superiore di sanità con il contributo delle Regioni e con il supporto finanziario del Ministero della Salute–Ccm, pubblica i dati del sistema di sorveglianza nell’uomo in un bollettino periodico.

Dal settimo numero emerge che, in Italia, da giugno 2016, sono stati segnalati 60 casi confermati di malattia da West Nile Virus (WNV), 27 dei quali hanno manifestato sintomi neuro-invasivi, 20 donatori e 13 febbri.

Rispetto al precedente Rapporto non vi sono nuove Province che hanno segnalato la circolazione virale nella sorveglianza veterinaria.

Di seguito è riportata la descrizione delle sole forme neuro-invasive.
Il 70% dei casi è di sesso maschile e età mediana pari a 74 anni (range: 36-87 anni).
La data di insorgenza dei sintomi dei casi è compresa tra l'11 luglio e il 19 settembre 2016.
I casi confermati di WNND sono stati segnalati dalle Regioni Regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Sicilia.
Nella fascia di età dai 75 anni in su si osserva il maggior numero di casi.
Rispetto al precedente bollettino del 29 settembre, è stato confermato 1 nuovo caso.

Nell’Unione Europea sono stati riportati 171 casi confermati di malattia da WNV nell’uomo e 229 casi nei Paesi limitrofi (Fonte: ECDC 2016, mappa sulla diffusione della malattia in Europa, ultimo aggiornamento del 29 settembre 2016).

Per approfondire consulta la pagina dedicata ai bollettini e il rapporto n. 7 del 6 ottobre 2016.

06/10/2016 - 17° turno di sorveglianza sanitaria

16turno

Il 17° turno di sorveglianza sanitaria ha permesso di raccogliere, in 23 stazioni, ed identificare 227 zanzare appartenenti a 5 specie (Ae. albopictus, Ae. vexans, An. plumbeus, Cx. pipiens, Oc. caspius) che, raggruppate in 28 pool, saranno sottoposte ad indagine virologica.
I territori monitorati questa settimana sono stati quelli dell'Alessandrino settentrionale, del Cuneese e di Torino sud.

05/10/2016 - Il Laboratorio entomologico IPLA alla Notte Europea dei Ricercatori

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Nello stand IPLA, allestito il 30 settembre scorso, per la Notte Europea dei Ricercatori, il Laboratorio Entomologico ha presentato all'eterogeneo pubblico dei visitatori le principali attività dei progetti di sorveglianza, monitoraggio e lotta alle zanzare attivi in Regione Piemonte.

Il materiale esposto ha permesso di far comprendere meglio, anche ai più piccoli, i concetti più importanti.
Per illustrare il ciclo biologico delle zanzare è stato allestito un insettario, suddiviso in ambienti per larve, pupe e zanzare adulte. Per far conoscere le principali specie di zanzare e quali sono le differenze tra queste e gli altri insetti, sono stati portati campioni dei vari organismi, raccolti in piccole teche trasparenti. E' stata anche esposta la strumentazione per il monitoraggio di campo (trappole, campionatori ecc.).
A commento dei metodi di lotta, sono stati esposti un acquario con pesci larvivori, nonché i principali prodotti larvicidi e adulticidi.
Il tutto è stato corredato da poster e didascalie esplicative.

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A tutti i visitatori sono stati consegnati volantini divulgativi mirati a seconda della loro situazione abitativa (condominio o casa semindipendente/indipendente).

Ai ragazzi è stato, inoltre, regalato un kit "del giovane cacciatore di zanzare", dotato di semplice ma efficace materiale per la ricerca e lo studio degli stadi larvali di zanzara.