14/03/2018 - Febbre gialla in Brasile. L’OMS raccomanda la vaccinazione ai viaggiatori internazionali

Fra il 1° luglio 2017 e il 28 febbraio 2018, in Brasile sono stati segnalati 723 casi umani confermati di febbre gialla, inclusi 237 decessi; questo numero è maggiore di quello segnalato nello stesso periodo del 2016/2017 (576 casi confermati, inclusi 184 decessi).
Questo aumento è probabilmente dovuto alla circolazione del virus della febbre gialla in aree del paese con una più alta concentrazione di popolazione e in aree in cui precedentemente non era raccomandata la vaccinazione contro la febbre gialla. Sono stati segnalati casi confermati negli stati di Minas Gerais (314 casi, inclusi 103 decessi), San Paolo (307 casi, inclusi 95 decessi), Rio de Janeiro (96 casi, inclusi 38 decessi), Espírito Santo (5 casi confermati, nessun decesso) e nel Distretto Federale (1 caso mortale).
Inoltre, il numero di casi confermati di febbre gialla in viaggiatori internazionali non vaccinati è aumentato dai sette segnalati precedentemente (uno in Francia e uno in Olanda, due in cittadini argentini, tre in cittadini cileni) a dieci in totale. I tre ultimi casi sono stati segnalati in viaggiatori provenienti dall’Argentina (un caso), e più recentemente dalla Romania (un caso) e dalla Svizzera (un caso).
Si sta investigando il probabile luogo dove questi viaggiatori si sono infettati e probabilmente si tratta di Mairiporã/Atibaia (un caso), Ilha Grande, municipio di Angra do Reis (otto casi), Brumadinho, Minas Gerais (un caso).
Fra il 1° luglio 2017 e il 28 febbraio 2018, sono state segnalate in totale 4.161 epizoozie fra i primati non umani, 554 delle quali sono state confermate dal laboratorio. Sono state segnalate epizoozie con circolazione confermata della febbre gialla in primati non umani in sei stati (Espírito Santo, Mato Grosso, Minas Gerais, Rio de Janeiro, San Paolo e Tocantins). San Paulo rappresenta il 40% di tutte le epizoozie.
Il rapido aumento del numero di casi e di epizoozie durante gennaio e febbraio 2018, desta preoccupazione a causa della persistenza di elevata circolazione virale nelle aree a rischio e della diffusione a nuove aree, particolarmente in prossimità di aree urbane di grandi città, quali San Paulo e Rio de Janeiro, e in municipi che precedentemente non erano considerati a rischio di febbre gialla.
L’aumento nel verificarsi di casi confermati di infezione da febbre gialla mostra inoltre la potenzialità di diffusione internazionale.
Attualmente, la trasmissione della febbre gialla, da parte di Aedes aegypti non è stata documentata. Il virus silvestre della febbre gialla è trasmesso alle scimmie da zanzare che vivono nelle foreste quali Haemagogus e Sabethes spp. Le persone esposte a queste zanzare possono contrarre l’infezione, se non sono vaccinate.
In studi entomologici condotti durante le epidemie 2016/2017 in alcuni degli stati colpiti, zanzare Haemagogus isolate sono state riscontrate positive per febbre gialla indicando una predominanza del ciclo silvestre. Più recentemente, uno studio condotto dall’Istituto Evandro Chagas segnalato dal Ministero della salute brasiliano ha rivelato il riscontro di virus della febbre gialla in zanzare tigre (Aedes albopictus) catturate in aree rurali in due municipi a Minas Gerais (Ituêta e Alvarenga) nel 2017. Il significato di questo ritrovamento richiede ulteriori indagini.
L’ultima epidemia documentata di febbre gialla urbana in Brasile risale al 1942.
L’OMS incoraggia gli Stati Membri a prendere tutte le azioni necessarie per informare estensivamente i viaggiatori sui rischi e sulle misure preventive, inclusa la vaccinazione, e di informarli sui centri autorizzati per la vaccinazione contro la febbre gialla presenti nel proprio territorio, in accordo con l’allegato 7 del Regolamento Sanitario Internazionale (2005).
I viaggiatori dovrebbero inoltre essere informati sui sintomi e segni della febbre gialla e istruiti sulla necessità di recarsi dal medico in presenza di sintomi.
I viaggiatori che tornano con viremia in atto possono rappresentare un rischio per lo stabilirsi di cicli autoctoni di trasmissione della febbre gialla in aree in cui sia presente il vettore competente.
La febbre gialla può essere facilmente prevenuta con la vaccinazione. Una singola dose di vaccino approvato dall’OMS contro la febbre gialla, somministrato almeno 10 giorni prima del viaggio, è sufficiente a conferire un’immunità continua e che si protrae per tutta la vita contro la malattia, senza necessità di una dose di richiamo.
L’OMS ha aggiornato il 16 gennaio 2018 l’area del Brasile a rischio di febbre gialla e le relative raccomandazioni per la vaccinazione dei viaggiatori internazionali; la mappa aggiornata dell’area a rischio e le raccomandazioni per la vaccinazione contro la febbre gialla sono disponibili sul sito dell’OMS ITH.
Pagina aggiornata a marzo 2018