Zanzare alluvionali


GENERALITA'

Molte specie di zanzara sfruttano le periodiche sommersioni dei campi o delle aree golenali per svilupparsi, deponendo le proprie uova nel terreno in attesa dell’acqua, un'abitudine condivisa con la già descritta zanzara di risaia (Ochlerotatus caspius o Aedes caspius).
Tra le altre specie con un comportamento simile, è degna di attenzione Aedes vexans che crea localmente popolazioni anche consistenti in occasione di fenomeni di tipo alluvionale o di pratiche colturali che prevedono la sommersione dei prati (marcite).

Si tratta di una zanzara di aspetto simile a quella di risaia, ma con evidenti peculiarità. Innanzitutto la colorazione di base è nerastra. Poi l'addome, pur essendo acuto ha un disegno differente: ogni segmento presenta dorsalmente una serie di scaglie biancastre a forma di "B" rovesciata. I tarsi delle zampe hanno anelli biancastri solo sotto l'articolazione, mentre nella zanzara di risaia si trovano a cavallo di essa.


CICLO BIOLOGICO

Il ciclo biologico di queste zanzare è analogo a quello della zanzara di risaia (Ochlerotatus caspius)Anche le femmine di queste specie infatti depongono le proprie uovasingolarmente, sul suolo umido. Esse completeranno il loro sviluppo e si schiuderanno solo in seguito alla sommersione del terreno su cui sono state deposte, talvolta a distanza di anni.

La temporizzazione della schiusa, affinché coincida con la presenza di condizioni di sviluppo ideali, è un altro prerequisito indispensabile per permettere lo sviluppo di questa specie nei corpi d'acqua temporanei. Il meccanismo di controllo della schiusa è regolato da fattori esterni, quali la concentrazione di ossigeno nell'acqua e la sua temperatura.

Come per le altre zanzare, dalle uova nascono delle larve acquatiche che, attraverso 4 stadi di crescita, separati da mute, raggiungono lo stadio di pupa. La zanzara adulta sfarfalla dopo circa 48 ore, abbandonando la spoglia della pupa (esuvia) nell'acqua.

La durata del ciclo larvo-pupale varia a seconda delle specie e della temperatura.

Alcune specie, come Ochlerotatus cantans, compiono un unico ciclo l'anno (specie univoltine) mentre altre, come Ae. vexans, possono compierne molti a seconda del numero di sommersioni cui è sottoposto il substrato (specie plurivoltine). 


COME SI DIFFONDONO

Si tratta di specie con medie e buone capacità di volo (anche molti chilometri), ma che spesso si limitano a spostamenti più brevi in quanto presenti in piccole popolazioni. In aree in cui invece si sviluppano grandi popolazioni (es. Ae. vexans nella valle del Reno) si assiste spesso a vere e proprie periodiche invasioni dei centri urbani a seguito di fenomeni irrigui o alluvionali che ne scatenano la schiusa su vaste aree. 


ABITUDINI E HABITAT

Ambiente alluvionali

Le femmine di Ae. vexans e di altre specie simili sono attive tutto il giorno, ma prediligono le ore più fresche per i loro spostamenti e l'attività trofica, svolta su varie specie di animali e sull'uomo.

L'habitat elettivo in Piemonte di Ae. vexans è costituito dai prati irrigui o "marcite", appezzamenti a foraggio che vengono periodicamente irrigati a scorrimento. Pur non rimanendo completamente sommersi per lungo tempo (molto meno di una risaia), spesso le acque, scolando in fossi e bassure, portano con sé le larve che possono così completare il loro sviluppo indisturbate. Analogamente, le aree naturali sottoposte a fenomeni alluvionali per grandi piogge o esondazioni, possono, specialmente in primavera, costituire un altro tipico focolaio di sviluppo della specie.

Altre specie (es. Oc. cantans) si sviluppano invece in seguito allo scioglimento delle nevi e alle conseguenti piccole inondazioni primaverili cui sono soggette ad esempio le aree perilacustri.

 


RISCHI SANITARI

Al momento in Piemonte non sono presenti particolari rischi sanitari legati alla presenza di queste zanzare, se non quelli legati a possibili reazioni allergiche alla loro puntura. Ae. vexans è un vettore di filariosi canina.


Pagina aggiornata a marzo 2024. Links verificati il 6 marzo 2024.