LE INFESTAZIONI
La densità delle zanzare sul territorio regionale dipende essenzialmente dalla distribuzione dei focolai di ciascuna specie, ma risente anche delle caratteristiche ambientali e climatiche che variano geograficamente e stagionalmente. Per quanto riguarda le più diffuse specie di zanzare autoctone, nei periodi di massima intensità dell'infestazione (giugno - agosto), la loro distribuzione è continua, seppure con ampie differenze geografiche.
La zanzara comune (Culex pipiens) risulta essere più abbondante nelle aree rurali e periurbane del Piemonte orientale (in particolare nel casalese e nel novarese) e sud-occidentale.
La zanzara di risaia (Ochlerotatus caspius), come suggerisce il nome, ha densità elevate nelle aree risicole e in quelle ad esse circostanti, con un ampio raggio di espansione che dipende dalle condizioni climatiche stagionali, oltre a risentire dell’orografia.
Anche Anopheles maculipennis e Culex modestus sono maggiormente presenti nel Piemonte orientale, trovando anch'esse nelle risaie un idoneo ambiente per la riproduzione, sebbene con densità decisamente inferiori.
Culex pipiens | Ochlerotatus caspius |
Anopheles maculipennis | Culex modestus |
La zanzara tigre (Aedes albopictus) ha invece una distribuzione discontinua essendo per lo più diffusa in ambito urbano e periurbano. Per i centri abitati in cui è attivo uno specifico monitoraggio su questa zanzara, è possibile comparare le abbondanze medie stagionali. Si osservano così quattro aree di maggior densità: la zona sud della cintura torinese, l'astigiano, la pianura casalese e quella vercellese. Si tratta comunque di infestazioni assai più contenute rispetto a quelle empiricamente osservate in centri abitati non aderenti ai piani di lotta e quindi non costantemente monitorati.
Aedes albopictus |
Pagina aggiornata a maggio 2020