Altre zanzare invasive
GENERALITA'
Appartengono a questa categoria varie zanzare di origine esotica introdotte negli ultimi anni in alcune zone europee e, talvolta, eradicate con successo. Oltre alla zanzara tigre che, come spiegato altrove, viene trattata a parte, attualmente sono considerate tra le zanzare invasive quattro specie: Aedes aegypti, Aedes japonicus, Aedes koreicus e Aedes atropalpus. Si tratta di zanzare appartenenti tutte allo stesso genere (Aedes) le cui uova hanno una comune caratteristica: vengono deposte all’interno di manufatti che hanno contenuto acqua stagnante (o sulla superficie di piante che sono state immerse nell’acqua) e che quindi possono tornare a contenerla (o, nel caso delle piante, di esservi nuovamente immerse) e qui sono in grado di sopravvivere per lunghi periodi prima di venir sommerse e riattivarsi. Questo fatto consente loro di poter viaggiare anche per lunghissime distanze sfruttando lo spostamento delle merci in giro per il mondo. Anche gli adulti possono essere trasportati da località infestate ad altri luoghi, ad esempio quando vengono chiusi in una cabina di aereo, in un cargo o in un’automobile. Per questa ragione, e per il fatto che alcune di queste zanzare sono vettori di malattie, è previsto che gli aeromobili provenienti da paesi in cui sono in corso epidemie di arbovirosi trasmesse dalle zanzare siano "disinsettati" prima della partenza.
Specie | Situazione in Europa | Situazione in Italia |
Situazione in Piemonte |
Ae. aegypti | Ormai stabile in aree periferiche (Mar Nero, Madeira), saltuariamente introdotta nei Paesi Bassi | Assente, ma sono note popolazioni stagionali nelle località portuali nei secoli passati | Assente |
Ae. atropalpus | Assente, ma introdotta ed eradicata nei Paesi Bassi | Assente, ma introdotta in passato ed eradicata | Assente |
Ae. japonicus | Ormai stabile in centro Europa e nel nord di Spagna e Italia | Introdotta in Friuli-Venezia-Giulia, Veneto, Lombardia e Piemonte | Introdotta dalla Svizzera |
Ae. koreicus | Ormai stabile in centro Europa e sul Mar Nero | Introdotta in Friuli-Venezia-Giulia, Trentino, Veneto, Lombardia, Liguria e Piemonte | Introdotta dalla Liguria e dalla Lombardia |
CICLO BIOLOGICO
Il ciclo biologico è praticamente identico a quello della zanzara tigre, cui si rimanda.
COME SI DIFFONDONO
Se la diffusione passiva di uova e adulti può avvenire anche per lunghe distanze, la diffusione attiva in volo di queste specie è generalmente limitata. Inoltre, la loro diffusione in termini spaziali e temporali è determinata da caratteristiche peculiari. Ad esempio, Aedes koreicus e Aedes japonicus sono più tolleranti al freddo e possono colonizzare quote maggiori rispetto a quelle raggiunte da altre zanzare, come la zanzara tigre. Amando condizioni ambientali più fresche, è inoltre più difficile trovarle in zone lontane dalle aree boscate. Al contrario, Aedes aegypti non sopravvive in ambienti freddi, quindi in molte aree europee con gli inverni rigidi, anche se dovesse insediarsi una popolazione di questa specie, non sarebbe in grado di passare da una stagione calda a quella successiva. Almeno fino a che cambiamenti climatici e capacità di adattamento della specie (finora non eccellente) non cambino lo scenario.
ABITUDINI E HABITAT
Come descritto sopra, ogni specie ha peculiarità differenti. Si tratta in ogni caso di zanzare con un forte grado di antropofilia e che necessitano di piccole raccolte d’acqua per lo più artificiali per svilupparsi. Ma mentre alcune hanno abitudini più simili alle nostre zanzare di bosco, altre sono spiccatamente adattate a vivere nelle aree urbane. Tutte possono però condividere i focolai di sviluppo con la zanzara tigre.
Specie | Habitat comuni | Abitudini |
Ae. aegypti | Contenitori artificiali | Diurne, esofila, antropofila, non tollerante al freddo |
Ae. atropalpus | Pozze su rocce, contenitori artificiali | Diurne, esofila, antropofila, tollerante al freddo |
Ae. japonicus | Contenitori artificiali | Diurne, esofila, antropofila, tollerante al freddo |
Ae. koreicus | Pozze su rocce, contenitori artificiali | Diurne, esofila, antropofila, tollerante al freddo |
RISCHI SANITARI
Se per alcune specie il coinvolgimento nella trasmissione di patogeni è solo ipotizzato o limitato a condizioni sperimentali (Ae. koreicus), per altre è comprovato (Ae. japonicus, vettore del virus dell’encefalite giapponese) ma la possibilità di trasmissione in Europa è considerato remoto. Aedes aegypti è invece il principale vettore di numerosi arbovirus che causano malattie anche gravi, come febbre gialla, dengue e Zika, per cui una sua eventuale introduzione in Europa rappresenterebbe un innalzamento del livello di rischio.
Pagina aggiornata a marzo 2024. Links verificati il 1° marzo 2024.